Riflessioni Settimanali


Gesù diventa Re sulla croce PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Era ridicola la coronazione di spine, ma così fu incoronato Cristo Re.

Tutta la sua vita aveva regnato tra la gente con la sua semplicità, il suo spirito di servizio, la sua vicinanza.

Anche sulla croce viene riconosciuto come Re da un condannato. Il ladrone crocifissso al suo fianco è il primo a capire cosa significa che “il suo regno non è di questo mondo”.

E comprese che quel regno è l’unico valido: “Gesù, ricordati di me quando arriverai nel tuo Regno”.

Indovinò: “Oggi sarai con me in Paradiso”.

Questo Regno non è puramente celeste, ma lo si costruisce qui e ora seguendo il cammino di Gesù.

 
Aprire gli occhi in tempo PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La parabola del povero Lazzaro non dice che il ricco fosse stato cattivo o poco religioso e il povero buono e pietoso.

L’unica accusa rivolta al ricco è di non aver saputo vedere le necessità del povero.

Terribile cecità! E’ il pericolo delle persone felici e benestanti: indubbiamente  hanno un  buon  cuore, ma  il  problema  è  che  non  vedono.

Se  vedessero, certamente  sarebbero  più fraterne  e  solidali: si  salverebbero.  E’ naturale la domanda: “E io sono cieco nei confronti dei miei fratelli e sordo alla Parola?”

 
Il coraggio dei Cristiani PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Chi fa il bene deve soffrire come ha sofferto Gesù.

Non deve meravigliarsi di avere della gente che non la pensa come lui e che magari gli è contro. Non bisogna badare a quello che dicono o fanno gli altri.

San Paolo afferma: “Pensate attentamente a Colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità di peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo”.

Dobbiamo avere coraggio! A volte ci sentiamo a posto quando abbiamo il consenso degli altri o quando parliamo e pensiamo come gli altri. Non è questo il criterio giusto!

Dobbiamo invece chiederci: Cosa chiede Dio da me? Qual è la sua volontà?

 
Il desiderio più Grande PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Per gli amici, per le persone più care, per chi apprezziamo, desideriamo sempre il meglio, dedichiamo sempre a loro le nostre speranze più belle.

E allo stesso modo fece Gesù con i suoi discepoli. Il discorso che ascoltiamo nel Vangelo di oggi risuona come un testamento, il saluto finale, l’ultimo desiderio di un padre per i suoi figli.

Gesù desidera per i suoi discepoli la ricchezza più grande: l’amore. Dove c’è l’amore, lì sta Dio, lì sta la pace. Questo sarà inoltre il segno più chiaro dei discepoli, senza falsità, senza ipocrisie.

Amarci gli uni gli altri come Egli ci amò. Sarà utopia? No, è un dono pasquale!

 
Alleluia, Alleluia! PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La notte oscura del sepolcro ha ceduto il posto alla luce sconfinata di questo giorno in cui rinasce la Vita.

Oggi è possibile affrontare l’impegno di costruire un mondo più giusto, più solidale: la fratellanza cresce. Si può sperare. Gesù è risuscitato!

La giustizia è più forte dell’ingiustizia, l’amore vince l’indifferenza, la persona semplice vince l’arrogante. La vita cresce. Il Padre ha risuscitato a vita nuova e in pienezza il Figlio che si era abbandonato nelle sue braccia.

Felice Pasqua di Risurrezione!

 
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