Riflessioni Settimanali
Ecco l'agnello di Dio PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Giovanni ci dà il buon esempio: precede Gesù, lo preannuncia con convinzione e la sua convinzione converte.

Giovanni fa della sua vita un capolavoro: pur inseguito dalle folle, è capace di mettersi in un angolo quando sulla scena compare Gesù.

Giovanni sono io quando so gioire della bravura di un altro, quando sono felice di contribuire perché dia il meglio di sé, perché diventi migliore di me. Il cuore di Giovanni è disarmato: non ha nulla da difendere, neppure la propria vita, purchè venga il regno di Dio. Giovanni non è geloso dei propri seguaci, li reinderizza a Gesù: con Lui cresceranno.

“Ecco”: è Lui il Salvatore, il Figlio di Dio, quello cui guardiamo con fiducia. Lui “è”!

 
Il Battesimo di Gesù PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Gesù lascia Nazaret e si reca al Giordano per farsi battezzare da Giovanni.

Inizia così il suo cammino di uomo adulto: con un gesto di umiltà. Lo Spirito si posa su di Lui e d’ora in poi non lo lascerà più, il Padre lo riconosce come Figlio e e si compiace di Lui: i tre sono uniti.

Anch’io desidero vivere così la mia missione: con l’umiltà del Figlio, l’assistenza dello Spirito, sapendo che sto piacendo al Padre.

Ma da questo momento Gesù non si appartiene più. Nemmeno io posso appartenermi più. Divento strumento per un’opera che non chiamerò “mia” e che non si esaurirà con me.

 
Il verbo si fece carne PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La Parola di Dio in questa domenica è una meditazione sul grande Mistero del Natale. “Dio s’è fatto come noi, per farci come Lui”.

Facendosi uomo, Gesù ha preso su di sé tutte le nostre realtà umane, le ha vissute in se stesso. Ha perfino portato nel suo Corpo il peso delle nostre cattiverie, si è rivestito dei nostri peccati, ha espiato i nostri peccati.

Nello stesso tempo ci ha reso partecipi della sua natura divina, ci ha fatto diventare “figli di Dio”.

Dobbiamo ringraziare il Signore del suo grande amore per noi e dobbiamo accogliere con grande gioia e riconoscenza il suo grande dono di essere diventati nel Battesimo figli di Dio e quindi eredi di tutti i suoi beni.

Chiediamo al Signore la grazia di capire la grandezza della nostra dignità e anche di osservare le promesse del nostro Battesimo!

 
Il Mistero PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

 

 

La nostra vita trascorre nel mistero.

Il mistero è qualcosa di vicino e, al tempo stesso, molto distante. Possiamo comprenderlo in parte, ma mai del tutto. Mistero sono la vita, l’amore, un fiore, il sogno, l’amicizia, la gioia.

La famiglia di Nazareth ci insegna a vivere nel mistero: poveri e semplici, confidavano nel potere e nella sapienza di Dio “Maria serbava tutto nel suo cuore”. Accoglieva il Mistero, lo rispettava, collaborava nonostante non lo capisse del tutto.

La grandezza di Dio, i suoi sprazzi di luce sono in tutti e in tutto il creato. Per questo ogni persona ha la sua parte di mistero, che va rispettata e protetta. E’ una missione importante della famiglia, che sconfina sempre nel mistero. Mistero è la fecondità, la nascita, le leggi genetiche, ogni figlio, la trasmissione della fede, l’educazione, la vocazione...

Affidarci al Mistero è affidarci al Signore.

Ultimo aggiornamento Domenica 05 Gennaio 2014 15:59
 
Maria e Giuseppe PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

In quest’ultima domenica di Avvento, l’Evangelista Matteo focalizza la figura di Giuseppe, sposo di Maria.

Era discendente del Re Davide e per questo più tardi Gesù sarebbe stato riconosciuto come della stessa dinastia. Dice il Vangelo che era un uomo giusto; un uomo buono, diremmo noi.

Ha difficoltà di comprendere quello che succede alla sua promessa  sposa. Nonostante questo continua ad essere buono e non accetta di farle del male. La violenza non entra nel suo orizzonte. interviene Dio e Giuseppe accetta l’azione dello Spirito Santo e accoglie Maria nella sua casa. Aspetta insieme a Lei che si compia la volontà del Signore. Giuseppe e Maria appaiono docili e sempre in perfetta sintonia con l’azione dello Spirito Santo.

In realtà nemmeno per loro deve essere stato facile conoscere e accettare il piano di Dio. I loro dubbi emergono dai Vangeli. Ci insegnano che importante è avere un cuore attento alla Parola.

La grazia di Dio fa il resto.

Ultimo aggiornamento Sabato 28 Dicembre 2013 18:40
 
Misericordia Convertita in Perdono PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La Liturgia oggi ci dà l’occasione di confrontarci con Zaccheo, l’uomo piccolo che cercava di nascondere davanti a Gesù la sua piccola statura.

Nel racconto ci sono molti dettagli: Gesù è accompagnato da molta gente che non permette a Zaccheo di “vedere”; e c’è Gesù che dà ai suoi discepoli l’ultima lezione sulla misericordia di Dio. Zaccheo vuole vedere Gesù per curiosità e Gesù in realtà vede lui e il suo bisogno profondo di cambiamento.

Gesù gli dà il perdono in nome di Dio misericordioso di cui aveva parlato durante tutto il percorso verso Gerusalemme.

 
<< Inizio < Prec. 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Succ. > Fine >>

Pagina 11 di 28