Riflessioni Settimanali
La divina provvidenza PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   
Sabato 01 Marzo 2014 12:20

Il discepolo che ha orientato la propria esistenza al servizio di Dio, non ha da temere per la vita terrena e non deve preoccuparsi per le necessità materiali.

La rinuncia ai beni terreni e la mancanza di ogni sicurezza mondana non possono tenerlo in ansia.

Egli riporrà la propria fiducia nella Provvidenza del Padre celeste per i bisogni vitali.

Gesù con il suo insegnamento non intende certo favorire la pigrizia, l’inerzia, il dolce far niente, ma vuole escludere l’affanno, l’inquietudine, le eccessive preoccupazioni materiali, che impediscono la ricerca del Regno e l’abbandono filiale alla volontà del Padre.

Ultimo aggiornamento Sabato 15 Marzo 2014 14:37
 
Amate i vostri nemici PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   
Sabato 22 Febbraio 2014 15:11

Gesù lo capisci davvero, se provi a vivere quello che ti chiede.

Diventa il tuo amato se lo incontri, se cominci a guardare con i suoi occhi e ascoltare con le sue orecchie. Allora ti troverai a sperimentare una gioia intima che prima non conoscevi. E per te non sarà più così importante avere sia la tunica che il mantello, fare un miglio o farne due.

L’occhio per occhio, pancia per pancia, invece, è l’inizio di una spirale senza fine, nella quale la vita dell’uomo vale sempre meno e i miei beni, il mio orgoglio ferito occupano sempre di più ogni pensiero, ogni energia.

Ma dove mi porta questa spirale? Verso vette meravigliose o verso abissi oscuri, dai quali è difficile risalire? A ciascuno la risposta.

 
Così fu detto dagli antichi... ma io vi dico PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   
Sabato 15 Febbraio 2014 22:15

Questo brano porta con sé una vera rivoluzione: “Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello”.

Chi crede di credere, ma anche chi crede di non credere, ha davanti oggi una grande provocazione: capire come riconciliarsi con coloro che abbiamo ucciso per fame, per guerra e per malattia, con coloro che abbiamo reso disoccupati cronici, con coloro che abbiamo confinato al rango di prostitute, con i bambini che abbiamo costretto a diventare soldati o bambini oggetto e con i milioni di bambini non nati.

Gesù, il Maestro, ci indica la strada.

Ultimo aggiornamento Sabato 22 Febbraio 2014 15:13
 
Risvegliare la coscienza PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Oggi l’opera buona che più urge è risvegliare la coscienza, perché torni a funzionare a tempo pieno.

Solo così il nostro essere “sale” non perderà sapore.

Da quando la coscienza è stata archiviata come cosa superata, spesso in noi è venuta meno la coerenza. Occorre che la coscienza torni a dare sapore di buono ai nostri sguardi e alle nostre azioni. Finché non sapremo di buono, la gente non tornerà a dar fiducia al nostro Dio.

Il risveglio della coscienza comincia all’Asilo, alla Scuola Elementare, alle superiori, ma ha bisogno di proseguire nella vita adulta. Non è mai acquisito una volta per tutte. Richiede vigilanza e onestà con se stessi. La coscienza non fa chiacchiere. Fa e fa essere.

 
I miei occhi hanno visto la salvezza PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La presentazione di Gesù al Tempio è un appuntamento di Dio con gli uomini.

Dio viene nel suo Tempio, viene ad abitare con gli uomini . Ma nessuno poteva sospettare che si presentasse come un bambino in braccio a sua madre.

Il vecchio Simeone, senza esitare, mosso dallo Spirito, lo prende in braccio e benedice Dio. Finisce il vecchio Israele con la religione del Tempio e del ritualismo per lasciare il posto alla nuova alleanza.

 
Venite con me! PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Gesù chiama a colpo sicuro e tutti, lasciate, chi le reti, chi il padre, lo seguono.

Ogni cristiano dovrebbe avere nel cuore il desiderio di essere pronto a seguire “subito” Gesù, pronto ad accogliere l’imprevisto restando fedele, stupito.

Ma oggi Gesù chi chiama? I Seminari sono vuoti, le aule dei consigli comunali, regionali o del Parlamento attendono nuovi De Gasperi, nuovi La Pira...Tutta la società attende economisti che inventino un’economia solidale...

La Chiesa può ancora educare, attraverso testimoni credibili, a vivere il cristianesimo in tutti questi “luoghi”.

La chiave non è la perfezione, ma la disponibilità ad entrare nella vita vera:“Beati voi...”. Difficile ma non impossibile!

 
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