Riflessioni Settimanali
Un abbraccio fra cielo e terra PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La morte è qualcosa di serio. Ci riempie di dolore. Ci pone degli interrogativi sul suo significato. E' un mistero.

A volte l'unico legame che si possiede tra l'oggi e il domani è nascosto nella sfera più intima di noi, quella dei ricordi, degli affetti, della memoria... E' un legame ben radicato tra terra e cielo, vivi e morti. E quante volte viene anche a noi da sbottare: “Come si fa a parlare di vita e di speranza, quando una persona a cui vuoi bene muore?”.

Mentre ci si interroga e si resta in silenzio di ascolto, ricordiamo che se la morte va chiamata con il suo nome, anche la vita ha un bel nome che va gridato con coraggio. Nelle apparizioni di Gesù Risorto c'è la paura, ma poi scoppia la gioia.

E' il senso del ricordo cristiano dei defunti: non si deve aver paura, anzi bisogna abbracciare la morte con la vita. La fine di questa vita è l'inizio di un'altra. Chi muore sarà ritrovato. E' in attesa di un nuovo germoglio. E' la Pasqua dei figli della Chiesa! Di tutti noi!

 
La Santa Croce del Signore PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Quando Tu, o Cristo, fosti messo in Croce, tutta la creazione vide e tremò, le fondamenta della terra furono scosse dalla paura della tua potenza; quando Tu fosti innalzato, il velo del Tempio si squarciò in due, le tombe si aprirono e i morti risorsero dai loro sepolcri.

Il Centurione, vedendo tutte queste meraviglie, fremette, mentre la tua Madre che ti seguiva, esclamava versando materne lacrime: “Come non piangere e non percuotersi il petto vedendoti nudo e sospeso al patibolo come un criminale? Gloria Te, o Signore, che fosti crocifisso e sepolto e sei risuscitato".

 
Date loro da mangiare PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La soluzione a gran parte dei problemi che affliggono l’umanità è nelle nostre mani:“Date loro da mangiare”. Dinanzi alla fame che tormenta il mondo, la soluzione sta nel dividere e condividere quello che abbiamo. Il poco condiviso basta e avanza, la solidarietà fa miracoli. Quello che ci frena nel “dar da mangiare” non sono le difficoltà o l’apparente mancanza di mezzi.

Ci frena l’egoismo, il desiderio di comodità. Basta porgere il poco che abbiamo. A volte dimentichiamo che il Signore è fra noi, ed è Lui che compie miracoli, che fa nuove tutte le cose.

 
Furono pieni di Spirito Santo PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La vita cristiana è un’esperienza di vita pervasa dallo Spirito. Uno Spirito che non ha volto, ma i cui nomi ci parlano di questa diffusa presenza: fuoco, acqua, soffio, vento

L’unico modo di vivere nello Spirito consiste nel dirgli: “Vieni!”, perché, come diceva A. Olivier: “Se il mondo è come è, e se ha un futuro, come effettivamente ha, è perché lo Spirito sta guidando i nostri passi e il nostro tempo. E le stesse esitazioni del mondo e della Chiesa, e le stesse tempeste che a volte mettono in pericolo la nostra fede e la nostra vita cristiana, sono segno della presenza dello Spirito. Dove il Signore tocca, tutto fiorisce; quando il Signore viene, fa spuntare la Pentecoste”.

Ultimo aggiornamento Sabato 02 Agosto 2014 20:52
 
Sarò con voi fino alla fine del mondo PDF Stampa E-mail
Sabato 31 Maggio 2014 14:05

Matteo si impegna a presentare Gesù come “il Dio con noi”. Lo fa dall’inizio del suo vangelo (Mt 1,23) ed anche alla fine: ”Io sono con voi tutti i giorni”.

Noi siamo invitati a dare questa testimonianza di tale presenza con le parole e con la vita: “Andate in tutto il mondo ed annunciate il Vangelo”.

“Andate dove si sente un lamento, dove c’è una solitudine, dove si soffre un’ingiustizia, dove c’è un demonio da cacciare, dove c’è un servizio da prestare o un carcere da aprire o una pace da ricostruire. Tenete sempre pronti i piedi e il cuore per rispondere alla chiamata dell’amore e del dolore”.

Ultimo aggiornamento Sabato 07 Giugno 2014 11:22
 
Chi osserva i miei comandamenti mi ama PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Dopo la dipartita di Gesù i discepoli si sentiranno come abbandonati.

Gesù previene questo sentimento in due modi: assicurando loro un altro difensore, lo Spirito, perché non si sentano soli, e promettendo il proprio ritorno.

Gesù rimane con loro per mezzo dello Spirito. Sono due aspetti della medesima promessa. E non potrebbe essere diversamente.

Non siamo abbandonati da Dio. Ogni giorno possiamo godere dell’amore di Dio che è stato diffuso nei nostri cuori con lo Spirito [Rm 5,5]. Partendo da questa esperienza di amore, possiamo “osservare i comandamenti”, che non sono norme particolareggiate e che si riassumono nell’amare allo stesso modo in cui siamo amati da Dio.

Ultimo aggiornamento Sabato 31 Maggio 2014 14:07
 
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