Riflessioni Settimanali
L'ultimo posto PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

 

L'umiltà e la gratuità dell'amore sono due proposte di Gesù non facili da mettere in pratica: capovolgono i valori della società.

Il prestigio, le élite, le caste non hanno niente a che fare con un Regno di fratelli, nel quale devono prevalere il servizio e la stima reciproci.E nel quale la vera fortuna consiste nel fare felici coloro che non possono restituirci il favore, nè ricompensarci.

L'immagine del banchetto e della festa simboleggia il regno di Dio.

Il posto migliore sarà per il più piccolo, per l'ultimo, il preferito di Dio.

Ultimo aggiornamento Sabato 04 Settembre 2010 13:24
 
Beati coloro che sono pronti PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Gianpaolo   

Gesù continua a metterci tutti in guardia contro i falsi valori e le false sicurezze.

Ci invita alla vigilanza, a stare pronti, “con le lampade accese”.

Non vuol dire prendere la vita come una sala d'aspetto o starsene con le braccia incrociate. L'unico modo di essere fedeli all'eternità è vivere intensamente il momento presente, senza paura, senza ossessioni, costruendo il Regno.

Perchè la vita eterna è già cominciata!

 
Essere o avere PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

 

 La persona vale per quello che è, non per quello che ha.

Per questo è necessario stabilire delle priorità nella vita. La parabola di Gesù sulla stoltezza di quell'uomo che progettava di abbattere i suoi granai e di costruirne di più grandi per ammassarvi i raccolti e accumulare ricchezze, è una buona raccomandazione per tutti.

Come non pensare ai granai dei paesi “sviluppati” sempre più grandi e a quelli dei paesi del Sud del mondo sempre più piccoli?

Il criterio evangelico è chiaro: “Se anche uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni”.
 
Signore insegnaci a pregare! PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

I discepoli vedono come il loro Maestro prega e l'importanza che Egli dà alla preghiera.

Per questo gli chiedono: “Signore, insegnaci a pregare”. Gesù risponde con la preghiera del Padre Nostro, che è norma e guida di ogni preghiera cristiana.

In questa preghiera esemplare cominciamo con l'accogliere la volontà e il piano di Dio perchè il suo Regno si realizzi. Ciò che bisogna chiedere nella preghiera è che “venga il tuo Regno” e diventi reale per noi in tutte le sue conseguenze: il pane di ogni giorno, il perdono, il trionfo sulla tentazione.

La preghiera deve essere un dialogo personale con Dio, un'amicizia. Non è alienante, nè è nell'ambito del magico. Gli diciamo che tutto dipende da Lui, ma, al tempo stesso, ci impegniamo.

Chiedere che venga un Regno di fratellanza è impegnarsi a condurre una vita più riconciliata e solidale e a vivere come fratelli.

 
Come andare in missione PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

 

Che cosa ci vuol dire il Vangelo di Luca con questa narrazione dell'invio in missione dei 72 discepoli?

Prima di tutto che la Missione è universale.

Tutti i popoli sono chiamati a fare parte del Regno. Proprio questo è simboleggiato nel numero 72, che, secondo la tradizione ebraica, corrisponde al numero dei paesi sparsi sulla terra.

Poi i missionari devono andare “a due a due”, “Come agnelli in mezzo ai lupi”: nessun trionfalismo.

Inoltre si tratta di una missione povera di mezzi: “Non portate né borsa, nè sandali..”.

La forza del Missionario non è in lui stesso, ma in Dio e nella sua Parola.

Attenzione al facile malinteso: non crediamo che i missionari siano solo quelli “che partono”; missionario è colui che ha la missione di portare il Vangelo, in forza del suo essere cristiano, perciò io, tu, i tuoi familiari, la comunità...

Ultimo aggiornamento Sabato 24 Luglio 2010 13:32
 
Tre atteggiamenti per seguire Gesù PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Il Vangelo di Luca presenta il cammino di Gesù verso Gerusalemme.

Si tratta di un itinerario spirituale più che geografico.

Esprime infatti la decisione di Gesù di andare a Gerusalemme, cioè di offrire la sua vita.

E questo è lo stesso atteggiamento che Egli chiede a chi vuole seguire il suo cammino. Bisogna “lasciare che i morti seppelliscano i morti”: non si possono accampare scuse o ritardare scelte nel momento in cui ci si è alzati per seguire Gesù.

Poi bisogna sciogliere gli ormeggi, e perfino “bruciare le imbarcazioni”, senza però cambiare obiettivo, come Eliseo che bruciò gli attrezzi da lavoro per seguire la sua vocazione profetica.

 
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