Riflessioni Settimanali
Un malato riconoscente PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Il Vangelo presenta l'avvento del Regno di Dio per dieci lebbrosi; ma uno solo lo riconosce e per di più è un samaritano.

Questo fatto ha una forza simbolica molto grande. I lebbrosi erano emarginati. Dei dieci lebbrosi, nove onorano la legge senza che cambiare il loro cuore.

Solo uno, un Samaritano disprezzato, interrompe il suo percorso verso l'antico (il tempio), si converte e torna per manifestare il suo ringraziamento e la sua adesione a Gesù.

 
Mentalità mercantile PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

 

“Se ti faccio un buon servizio, quanto mi paghi?”.

Questa idea di salario, di merito, di calcolo Gesù la rigetta. Sembra che non voglia nemmeno accettare quello che gli chiedono i discepoli: “Aumenta la nostra fede”.

La fede è gratuita, è un dono.

Come un granello di senape. E cresce se la si coltiva. Impariamo a credere credendo.

La fede aumenta quando la si mette in pratica.

La fede aumenta quando si segue Gesù e il suo progetto.

 
Aprire gli occhi in tempo PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

 

La parabola del povero Lazzaro non dice che il ricco fosse stato cattivo o poco religioso e il povero buono e pietoso. L'unica accusa rivolta al ricco è di non aver saputo vedere le necessità del povero.

Terribile cecità! E' il pericolo delle persone felici e benestanti: indubbiamente hanno un buon cuore, ma il problema è che non vedono. Se vedessero, certamente sarebbero più fraterne e solidali e si salverebbero.

E' naturale la domanda: “E io sono cieco nei confronti dei miei fratelli e sordo alla Parola?”.

 
L'astuzia di un amministratore PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La parabola che la Chiesa proclama oggi ci può sembrare anche scandalosa: come può essere lodata la condotta di un amministratore disonesto?

Dobbiamo capire che non viene lodata la disonestà, ma l'abilità e la capacità di prevenire gli avvenimenti.

Difatti la parabola termina con la constatazione che “i figli delle tenebre sono più esperti di quelli della luce”. Cioè, i figli della luce, di fronte a qualsiasi situazione difficile, non devono lamentarsi e deprimersi, ma affrontarla con giudizio e coraggio.

E, ancora, ci vuole insegnare a gestire bene il nostro danaro: o regalandolo come fece S. Francesco d'Assisi, o amministrandolo con intelligenza in modo che renda per gli interessi di Dio. Sulla terra il danaro apre porte e facilita i rapporti. In cielo arriviamo spogli di tutto. L'amore ci rivestirà della nostra generosità. Saremo accompagnati da chi accogliamo e con cui condividiamo anche un solo bicchier d'acqua.

Bisogna trasformare il danaro in amore!

 
La misericordia del Signore PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Luca riporta tre indimenticabili parabole, che ci conducono fino al cuore di Dio: la pecora perduta, la dramma perduta e il figlio prodigo.

L'evangelista evidenzia due idee centrali: l'iniziativa di Dio e la sua gioia per l'incontro con chi era lontano. Fa riferimento all'impulso missionario proprio della Chiesa e di ogni cristiano.

Non bisogna limitarsi a curare chi è dentro, ma è necessario uscire alla ricerca del perduto, di chi è fuori.

Decisivo per la Chiesa non è sopravvivere, ma servire; trovare strade nuove per annunciare il Vangelo. Dio è il Dio della gioia, che condivide con tutti. E' il Dio della misericordia, che porta chiunque crede in Lui a essere misericordioso, ad accogliere e amare tutti senza distinzione; a preoccuparsi proprio dei più lontani, di quelli che soffrono per ogni genere di necessità e di emarginazione.

 
Tre Condizioni PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

 Assisi - Basilica Superiore. San Francesco: la rinuncia dei beni paterni

Gesù cerca di evitare facili e superficiali entusiasmi.

Possiamo immaginarlo rivolgersi a coloro che lo seguivano e porre queste tre condizioni per seguirlo:

  • metterlo al primo posto, davanti a qualsiasialtra persona;
  • portare la propria croce
  • rinunciare ai beni.

Per seguirlo è necessario prendere una decisione personale.

E' naturale che la decisione possa essere timida e vacillante all'inizio, ma si rafforzerà nella misura in cui il discepolo si lascia invadere e sedurre dall'amore di Gesù.

Bisogna saper accettare con gioia i rischi e le esigenze che nascono da questa sequela.

 
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