Riflessioni Settimanali
Gesù Cristo Re dell'universo PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Era ridicola la coronazione di spine, ma così fu incoronato Cristo Re.

Tutta la sua vita aveva regnato fra la gente con la sua semplicità, con il suo spirito di servizio, la sua vicinanza. Anche sulla Croce viene riconosciuto come Re da un condannato. Il ladrone crocifisso al suo fianco è il primo a capire che cosa significa che “il suo regno non è di questo mondo”. E comprese che quel regno è l'unico valido: “Gesù ricordati di me quando sarai nel tuo Regno”.

Indovinò: “Oggi sarai con me in Paradiso”.

Questo Regno non è puramente celeste, ma lo si costruisce qui e ora seguendo il cammino di Gesù.

Ultimo aggiornamento Sabato 27 Novembre 2010 14:18
 
Non paura, ma speranza PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Quello che Gesù predice sulla distruzione del tempio, sulla persecuzione e la lotta nel futuro immediato non è una visione catastrofica, ma un invito al discernimento, alla lucidità e alla serenità, a dare testimonianza, ad avere fiducia in Dio e costanza nel lavoro e nella missione.

Perseverare è resistere, sopportare, utilizzare i giorni che si hanno e come li si hanno, dare alla luce la vita con la vita.

Questa vita che non sia nelle pietre dei templi, ma nella comunità e in ogni persona convertita in Tempio di Dio.

 
San Prosdocimo PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Oggi ricorre la solennità di San Prosdocimo, Primo Vescovo di Padova e Patrono Principale della nostra Diocesi.

E' vissuto verso la fine del terzo secolo e la prima parte del quarto secolo. Proveniva dall'Oriente e fu Colui che per primo portò il Vangelo a Padova e in molte altre località del Veneto.

E' sepolto in una Cappella attigua alla Basilica di S. Giustina a Padova.

Nelle varie immagini che ci sono state tramandate dall'antichità viene rappresentato mentre con una mano tiene il Pastorale e con l'altra l'ampolla dell'acqua battesimale.

Si tratta dei due simboli della sua attività di Evangelizzatore: il Pastorale significa che Egli annunciò alla gente della nostra terra il Vangelo; l'ampolla significa che battezzò e fece diventare cristiani molte persone, iniziando così la Chiesa a Padova. La sua azione evangelizzatrice si spinse in molte località del Veneto, come Vicenza, Treviso, Asolo, Altino, Feltre, Belluno, Trento, Concordia, Chioggia, Verona. Prova ne sia che in queste città viene tuttora ricordato e venerato.

In questo giorno dobbiamo ringraziare il Signore, che, per mezzo di San Prosdocimo, ha trasmesso anche a noi la fede cristiana. E soprattutto dobbiamo pregare perchè la nostra fede sia autentica e si traduca in testimonianza.

 

Ultimo aggiornamento Sabato 13 Novembre 2010 15:52
 
Misericordia convertita in perdono PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La Liturgia ci dà l'occasione di confrontarci con Zaccheo, l'uomo piccolo che cercava di nascondere davanti a Gesù la sua piccola statura.

Nel racconto ci sono molti dettagli: Gesù è accompagnato da molta gente che non permette a Zaccheo di “vedere”; e c'è Gesù, che dà ai suoi discepoli l'ultima lezione sulla misericordia di Dio.

Zaccheo vuole vedere Gesù per curiosità e Gesù in realtà vede lui e il suo bisogno profondo di cambiamento.

Gesù gli dà il perdono in nome del Dio Misericordioso, di cui aveva parlato durante tutto il percorso verso Gerusalemme.

Ultimo aggiornamento Sabato 06 Novembre 2010 14:58
 
Duro Paragone PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La parabola del fariseo e del pubblicano parla non solo dei farisei come personaggi storici di quel tempo, ma del fariseismo come tentazione perenne del cristiano.

Il fariseo voleva essere santo e puro partendo dal compimento di pratiche e prescrizioni religiose.

Il Vangelo rivela che la santità è un'altra cosa.

Il fariseo della parabola si allontana subito da Dio per concentrarsi sul suo enorme io.

Il pubblicano invece si concentra sul “tu” di Dio, immenso e pieno di amore e misericordia e capisce che solo in Lui trova pienamente se stesso.

 
La povera Vedova PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

La breve parabola di questa domenica sceglie un caso emblematico per mostrare l'efficacia della preghiera e per insegnare che è necessario pregare sempre senza stancarsi.

La preghiera deve unire sempre la fede e la giustizia.

Dio fa giustizia senza tardare, ma non in forma magica. Il giudice ingiusto rappresenta la società costruita sull'ingiustizia. Annunciare il Dio giusto e liberatore suppone la solidarietà con i poveri e gli sfruttati del mondo.

“Venga il tuo regno, Signore!”.

 
<< Inizio < Prec. 21 22 23 24 25 26 27 28 Succ. > Fine >>

Pagina 23 di 28