Che il Natale sia buono, ce lo augura anche il fruttivendolo; anche se ormai si augura un più generico "buone feste", inclusivo anche del nuovo anno solare.
Noi ci auguriamo che il Natale sia Santo. Prima di tutto perché è il Natale del Santo per eccellenza: Natale di Nostro Signore Gesù Cristo. Slegare l'uno dall'altro corre il rischio di svuotare la parola "natale" e riempirla di altro che con l'evento dell'incarnazione del Figlio di Dio ha ben poco a che fare. Poi il Natale è Santo perché non ci appartiene: è di Dio e del suo Figlio: è opera sua e, come tale, è da accogliere come dono.
Il Natale è santo perché l'uomo non se lo costruisce, non se lo inventa, ma lo riceve come dono di gratuità, con stupore, meraviglia, sorpresa forse anche turbamento, come Maria all'annuncio dell'angelo. Infine il Natale è Santo perché rende noi santi. Ci ricorda l'"admirabile commercium", il meraviglioso scambio, che si è verificato: il Figlio di Dio si è fatto uomo perché l'uomo si riconoscesse figlio di Dio. Dio viene nella nostra umanità. E allora tutto ciò che è profondamente umano diventa veramente divino; tutto ciò che aiuta l'umanità ad essere più umana è divino. È nel bene che noi possiamo riconoscere la Signoria di Dio che si fa presente anche oggi e che interviene a favore di ciascuno.
Per cui ci auguriamo che questo Santo Natale sia anche espressione di carità, di amore gratuito, ricevuto e donato, affinché realizzi ciò che è veramente. Grazie fin d'ora a quanti, anche nel corso di quest'anno, si sono impegnati a servizo della parrocchia nei più diversi modi!
Come da tradizione, insieme a questi auguri, arriva anche una busta per un'offerta alla comunità. La si può riportare in chiesa durante le celebrazioni; tutti siamo ben consci dell'aumento dei costi dell'energia, che quest'anno si fa sentire ancora di più. Grazie a chi vorrà donare. Sinceri auguri di un Santo Natale!
don Mattia, don Cornerlio, don Francesco e padre Simone |