Sì, io sono Re PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Gesù  si  riconosce  Re  quando  lo  conducono  prigioniero dinanzi  a Pilato.

Tutto un mistero. Di quale potere si tratta? Del potere che serve, che  promuove  la  vita,  che  dà  priorità  ai disprezzati  e  che offre la propria vita per amore.

Cristo è Re, ma non alla maniera di questo mondo. Non ha sudditi, ma discepoli che ascoltano la sua voce e lo seguono. Regna senza governare.  Il  suo  Regno  non  si  basa  sul  potere,  ma  sul  servizio. Regna   dalla   Croce, “perché  abbiano  la  vita  e  l’abbiano  in abbondanza”.

Quelli  che  accettano  Gesù  come  Re hanno  la  missione  di  vivere  e lavorare perché la verità di questo Re affronti e vinca istituzioni e realtà  ingiuste.  Come  diceva Unamuno, “verità  non  è  ciò che  fa pensare, ma ciò che fa vivere”.

La  Chiesa,  solo  se  si  spoglia  del potere temporale ha l’autorità di annunciare “la giustizia, la pace, la fratellanza, l’amore, la verità e la vita, la grazia e la santità”, come proclama il prefazio di questa festa di Cristo Re.