La vite ed i tralci PDF Stampa E-mail
Scritto da Don Giampaolo   

Racconta  un  Parroco: Da tempo non vedevo più alla Messa un uomo. Decisi di andarlo a trovare. Lo trovai in buona salute, mentre attizzava il fuoco nel camino. Gli domandai il motivo di quella lunga assenza. Rispose: "Che cosa ci vengo a fare? Incontro spesso persone peggiori di quelle che non frequentano la chiesa...". Non replicai; mi limitai a togliere un tizzone ardente e a metterlo in disparte. E l’uomo continuava nell’esposizione dei suoi giudizi. Alla  fine di quell’appassionato lamento, intervenni indicando all’uomo il legno che  precedentemente avevo allontanato dalle fiamme: si era raffreddato e ora giaceva spento. "Vedi quel legno? Fintanto che era rimasto nel fuoco ha bruciato; ma una volta lontano, ha  smesso di ardere. Così è delle persone. La Messa è lasciarsi infiammare da Gesù; se ti  allontani, rischi di spegnere la capacità di amare che hai ricevuto. Nessuno va a messa perché è buono; ci va per diventare buono!".

Così è del tralcio finchè è unito alla vite e noi uniti ai fratelli nella Chiesa. Non facciamoci turbare da chi ci potrebbe scandalizzare; lasciamo che sia Dio a giudicare l’operato altrui. Lui solo legge nel cuore. Soprattutto non allontaniamoci mai all’Eucaristia se vogliamo continuare a scaldarci e a scaldare.